Michelangelo - Sacrestia Nuova di San Lorenzo


A Firenze nel 1520 il nuovo Papa Leone X dà l'incarico a Michelangelo di decorare la Sacrestia Nuova di San Lorenzo, una struttura architettonica di forma cubica, simmetrica alla Sacrestia Vecchia, progettata nel 1420 ca da Brunelleschi. La chiesa di San Lorenzo è caratterizzata da una navata centrale, due navate laterali e sulle testate del transetto, due cappelle cubiche di 11,5 m per lato coperti da una cupola emisferica occupante un volume corrispondente alla metà della volumetria della cappella stessa. Nonostante la assoluta identità a livello volumetrico, le due cappelle sono mosse da una volontà totalmente differente: se per Brunelleschi è necessario evidenziare l'equilibrio olimpico e perfetto, per Michelangelo tutto è scontro, tutto è equilibrio precario, tutto è passione, tutto è nel momento di cedere e di esplodere, perché la forma deve combattere per uscire dalla materia e le forze devono urtare l'una con l'altra. Brunelleschi dà la possibilità a chiunque di misurare perfettamente lo spazio, utilizzando il muro bianco come un foglio sul quale sono segnate delle linee nere dritte, linee che spartiscono la superficie in settori dove regna un perfetto ordine geometrico. Michelangelo si trova nello stesso luogo, ma per lui il muro non è superficie ma massa vischiosa e fluida; è qualcosa che se la spingiamo si muove così come lo stesso spazio tende a muoversi intessendo col muro che lo contiene un rapporto dialettico e violento. Michelangelo blocca il muro utilizzando la stessa pietra serena di Brunelleschi ma dando una ragion d’essere differente ad essa. La pietra serena, infatti, anche se è più piccola, è sostanzialmente e strutturalmente più forte del muro e quindi ha la meglio nella “lotta” con esso, penetrandolo e spingendolo con violenza. Scompare, quindi, la struttura equilibrata brunelleschiana, e a tale distruzione dell’equilibrio partecipano anche gli stessi colori: il verde-nerastro ha la meglio sul muro intonacato di bianco. Trasformandosi da semplice involucro piatto a massa vischiosa il muro, sottoposto a sollecitazione dalle paraste tende ad tentare una rivalsa su di esse invadendole, presso gli angoli, grazie ai finestroni piattabandati che spingono a dx e a sn occupando parte dei capitelli corinzi e tendendo ad invadere lo spazio della cappella.

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